Condizionalità
La "Condizionalità" , che può essere definita come un insieme di regole per una gestione dell' azienda agricola rispettosa dell'ambiente e attenta alla salubrità dei prodotti e del benessere degli animali allevati, rappresenta uno dei principali pilastri della Politica Agricola Comunitaria. Attiva dal 2005, essa si articola in una serie di impegni, definiti dagli "Atti" e dalle "Norme", presenti negli allegati III e IV del Reg. CE 1782/2003 (sostituiti dagli allegati II e III del regolamento CE 73/09), riguardanti rispettivamente i Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) e le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali (BCAA)..
Una delle caratteristiche peculiari della "Condizionalità" è la multidisciplinarietà, in quanto mette in relazione il fatto produttivo agricolo con le tematiche ambientali e sanitarie, ponendo al centro la salvaguardia delle risorse primarie come il suolo, l'acqua, il paesaggio. In questo senso, la Condizionalità è forse uno degli aspetti della PAC che più si armonizza con il concetto di azienda multifunzionale, generatrice di beni pubblici ambientali e sociali, oltre che di derrate agricole. In Italia, l'applicazione del sistema della Condizionalità è stato affidato all'AGEA come Organismo di Coordinamento degli Organismi Pagatori, incaricati questi ultimi di eseguire i controlli ed applicare le sanzioni sui pagamenti agricoli, nei casi in cui siano riscontrate non conformità.
Il Sistema Integrato di Controllo della Condizionalità, promosso da AGEA nel corso degli ultimi due anni, ha l'obiettivo di "mettere a sistema" la condizionalità, implementando i complessi regolamenti comunitari e trovando modi di comunicazione e scambio di dati all'interno dell'articolato mondo delle competenze nazionali e regionali degli ambiti dell' agricoltura, dell' ambiente e della salute. .
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